Cosa si mangia?

Una rubrica di consigli alimentari per i genitori delle bambine e dei bambini in età 0-3.


Il pesto perfetto

“Sono cresciuto in mezzo al profumo del basilico. Come tutti i bambini del sud. Mia madre, quando tornava dal mercato, ne portava due o tre vasetti, che sistemava sul davanzale della finestra di cucina. Quello era il posto del basilico. All’ombra delle persiane, accostate fin dalla primavera. Dopo ho saputo che il suo odore tiene lontani gli insetti. Ho saputo tante altre cose, dopo. Per esempio che fino alla Rivoluzione il basilico era una pianta regale. Poteva essere colto solo con una roncola d’oro, e solo da una persona di rango elevato. Ma immagino che i plebei non abbiano atteso l’anno I della Repubblica per sminuzzarne le foglie sui loro piatti! Il buon gusto e i buoni odori sono cose che si acquisiscono d’istinto. E il basilico, quando lo hai annusato una volta, non puoi più farne a meno. Per me è così. Non sento il suo profumo in casa, e già mi manca. All’arrivo dei primi pomodori, ho bisogno di lui. Qualche goccia di olio d’oliva sui pomodori rossissimi, due o tre foglie sminuzzate sopra, un pezzo di pane del giorno prima sfregato con l’aglio, e cominciano le danze per le vostre papille! Non conosco piacere più semplice. Il primo, quello regalato dal basilico. Gli altri vi danneranno. Così come, terminato il pranzo, chiudere le persiane sulla calura del pomeriggio. Dopo aver pensato al vaso di basilico sul davanzale della finestra in camera da letto. Nell’ombra profumata della stanza, allora, la vita diventa più semplice. Come il piacere di amare. Non temete, l’abuso di basilico e l’abuso di amore non nuocciono alla salute.”

Da  Aglio, menta e basilico” di Jean-Claude Izzo edizione e/o tascabili 

In un libro, tempo fa,  lessi l’affermazione che gli italiani sono il  popolo che più parla di cucina e ricette in situazioni conviviali, per fortuna…. pensai  e infatti le migliori ricette le ho imparate proprio conversando e domandando alle persone più disparate che ho incontrato, ricette che si sono perfezionate da racconto a racconto e che racchiudono la storia di tante famiglie.

Oggi come avrete capito dal racconto di Izzo parliamo di basilico, i bambini lo conoscono e presto imparano a collegare il suo fresco profumo al suo nome e al suo sapore accogliente. Fategli curare una bella piantina e date loro il compito di coglierlo per aromatizzare un insalata o il sugo per la pasta, non è una pianta ostile ha solo bisogno di tanto sole e di tanta acqua, mai data sopra le foglie ma direttamente nella terra, facendo in modo che un po’ rimanga sempre sotto il vaso che verrà adagiato sopra un piattino o un sottovaso.

La ricetta di oggi è quella del  PESTO PERFETTO del mio amico novantenne Osvano che fa un pesto genovese buonissimo e di un verde brillante da far invidia a uno smeraldo.

Ingredienti per 4 persone anche 3 ( per questa ricetta le dosi, i materiali e i tempi non sono indicativi ma necessari alla buona riuscita)

50g di foglie piccole di basilico; 100g di olio d’oliva “buono”; 15 g di pinoli; 7 cucchiai da minestra di parmigiano grattugiato precedentemente; 1 spicco di aglio, meglio se fresco; qualche granello di sale grosso.

Almeno un ora prima di iniziare a fare il pesto mettere nel congelatore il corpo del minipimer e un contenitore, dove faremo la salsa, preferibilmente di acciaio o pirex. Perfetto un bollilatte un pentolino di piccolo diametro con i bordi alti almeno ¾ dell’altezza del corpo del minipimer

Mettere nel contenitore raffreddato, lo spicchio d’aglio, prima sminuzzato, e 4 granelli si sale grosso, azionare il minipimer e frantumare, aggiungere poi, poche alla volta ma velocemente le foglie di basilico prima lavate e ben asciugate e la punta di un cucchiaino di sale grosso. Quando le foglie cominciano a essere pestate aggiungere i pinoli e continuare sempre a frullare. Noterete  che comincia a formarsi  una crema, più oleosa, ma grossolana. Solo a quel punto unirete  il formaggio, un cucchiaio alla volta. Alla fine aggiungete  l’olio, in un primo momento poco alla volta e una volta raggiunta  la cremosità desiderata, tutto in una volta.

Conditeci la pasta. Ottima risorsa di carboidrati ma anche di proteine, grazie al parmigiano ben stagionato e ai pinoli. Una buona possibilità è cuocere  insieme alla pasta patate a tocchetti e fagiolini fini divisi a metà. Le patate aggiunte ad acqua fredda e i fagiolini a bollore. Condite poi con il pesto, se necessario aiutandovi con un poco di acqua di cottura.


Zenzero e cardamomo

Gli aromi in cucina - Parte 1

Ho pensato di dedicare qualche puntata di questa nostra piccola rubrica settimanale all’uso degli aromi in cucina, spezie ed erbe aromatiche. In linea generale le spezie sono bacche, semi, cortecce e radici e le erbe aromatiche sono foglie e fiori. Indicativamente un cucchiaio di spezia fresca corrisponde a un cucchiaino di spezia secca.

Le spezie danno un tocco di sapore in più anche ai piatti più semplici. In piccole dosi e introdotte gradualmente sono adatte alle preparazioni per tutta la famiglia anche ai bambini più piccoli, fatte le dovute eccezioni per quelle molto piccanti. Preparare cibo sano non significa seguire una dieta punitiva né rinunciare totalmente e spesso le spezie aiutano a cambiare uno stile di cucina che non sentiamo più appropriato attraverso esperienze di gusto e sensoriali nuove, nella direzione del prendersi cura di sé attraverso quello che mangiamo. Gli aromi esaltano il sapore dei cibi e ci permettono sperimentazioni sensoriali a seconda di come le abbiniamo con i cibi stessi. Le spezie inoltre ci permettono di avvicinarci a culture di altre zone del mondo con cui abbiamo e avremo sempre più occasioni di convivenza.

È bene saper scegliere spezie di qualità e preferibilmente biologiche, perché spesso provengono da paesi lontani dove non siamo in grado di conoscere le leggi che regolano l’uso degli insetticidi e delle irradiazioni applicate per prolungarne la conservazione. È preferibile comprarle intere e tostarle al momento dell’uso: questo ci permette di avere il massimo dell’espressione del sapore. Oggi vi proporrò una cena che comprende due piatti che stanno bene insieme sia dal punto di vista nutrizionale che da quello del gusto. Useremo lo zenzero fresco, che va sbucciato, e il cardamomo, che si trova in bacche. La bacca racchiude i semini che danno il sapore e per essere usata deve essere appena incisa con un coltello. 

Cardamomo

Pianta molto prolifica coltivata soprattutto in India e in Guatemala, il suo aroma è assai particolare e seducente da renderla una spazia legata all’amore, in India tradizionalmente la pianta del Cardamomo poteva essere toccata solo da mani femminili e ancora oggi viene raccolta solo da donne, da agosto a febbraio e non ci si sposa senza un sacchettino di cardamomo legato al polso. Odore molto forte, fruttato, rinfrescante. Note agrumate limonose che si adattano a preparazioni salate che dolci soprattutto in Nord Europa. I semini, che danno l’aroma sono all’interno del baccello verde e vanno estratti solo al momento dell’uso. Molto buono per aromatizzare il caffe, da provare un baccello, leggermente inciso, nel filtro della moka.

Zenzero

Lo zenzero è un rizoma originario della Cina e dell’India ed è coltivato fin dai tempi antichi. Il sapore pungente e piccante dello zenzero fresco è dovuto ai gingeroli, componenti principali, che con la cottura regalano sapori dolci e delicati. Da secco, invece, il suo gusto perde di freschezza e cede il passo alla piccantezza a causa dei gingeroli che si trasformano in shogaoli. Anche lo zenzero esprime il massimo del suo gusto e delle sue proprietà se viene cotto. Molto in voga nel Medio Evo, si credeva che fosse un antidoto contro la peste dopo che venne citato da Santa Ildegarda nei suoi studi sulle piante medicinali per le sue proprietà antisettiche e antibatteriche. Utile contro la nausea e i problemi digestivi, studi recenti sottolineano le sue proprietà come potente tonico per il cervello. 

Riso pilaf cardamomo e zafferano

320g di riso bianco preferibilmente basmati o Jasmine; 3g di zafferano in stimmi; 5 baccelli di cardamomo verde; una noce di burro; uno scalogno o un cipollotto dolce e fresco: una manciata di pinoli o pistacchi

Lavate 320 g di riso per fargli perdere l’amido, l’acqua dovrà essere chiara (operazione importante per preparare il riso pilaf). Sciogliete 3g di stimmi di zafferano in poca acqua calda e lasciare in infusione per 10 minuti almeno. Nel frattempo portate a ebollizione ½ litro di acqua con un cucchiaio di sale grosso. In una casseruola sciogliete una noce di burro e scaldate i semi di 5 baccelli di cardamomo leggermente schiacciati, rosolateci uno scalogno tritato (anche un cipollotto dolce va bene), unite il riso ben asciugato e tostatelo nel condimento. A questo punto versate tutto il brodo di zafferano, mescolate e coprite. Cuocete a fuoco bassissimo per 18-20 minuti senza mescolare e senza mai scoperchiare. A cottura ultimata unite una manciata di pistacchi o pinoli precedentemente tostati in una padellina antiaderente.

Dhal di lenticchie (lenticchie stufate)

300g di lenticchie decorticate (rosse); 2 cucchiai di olio poco saporito o una noce di burro chiarificato; 1cipolla tritata; 1 spicchio d’aglio schiacciato; 1 cucchiaino di zenzero fresco  tritato (sbucciato); 1 cucchiaino di curcuma in polvere; 2 cucchiai di menta tritata.

Mettere le lenticchie, dopo averle accuratamente sciacquate, in ammollo per 15 minuti. Scaldare l’olio (o il burro chiarificato) in una capiente padella, far soffriggere la cipolla unendo anche un cucchiaio di acqua, unire l’aglio, lo zenzero, la curcuma e metà della menta. Far insaporire per pochi minuti, aggiungere le lenticchie scolate e 500 ml di acqua calda. Portare a ebollizione e far cuocere per 15/20 minuti a fiamma bassa. Tutto il liquido dovrà essere assorbito e il risultato dovrà essere cremoso. Unire il resto della menta e servite caldo accompagnato dal riso pilaf.


Piatto unico ...continua

Il quarto appuntamento con la serie non tv più appassionante che ci sia: Cosa si mangia?

Dato che le serie tv vanno tanto di moda ho deciso di continuare l’argomento della precedente “puntata”.

Mi sono accorda di non aver dato il giusto spazio alle torte salate, in realtà se si usano ingredienti di buona qualità e facciamo attenzione a non esagerare con la farcitura, mettendo troppe fonti proteiche,  le torte salate in questo periodo di scampagnate posso essere davvero un’ottima risorsa per i nostri bambini.

La ricetta che vi voglio proporre oggi non è certamente veloce, diciamo che va programmata, ci sono vari passaggi ma il risultato vale un po’ di organizzazione!

TORTA GRECA (PITA) DI PASTA FILLO E BIETOLE

IL FORMAGGIO: Far scaldate 1 litro di latte fresco e intero, togliere dal fuoco appena comincia a bollire (quando si increspa sui bordi) unire il succo di due limoni, mescolare e salare. Lasciar riposare per circa 15 minuti e poi versare il tutto in un colino a maglie fitte, mettere in frigorifero almeno un paio d’ore (anche una notte) per far raffreddare. Quello che rimane nel colino è il nostro formaggio che servirà per farcire la nostra pita

RIPIENO:  1 di bietoline, 2 cipollotti (anche la parte verde) olio; formaggio preparato oppure feta sbriciolata (1 panetto); aneto; olio.

Lessare le bietole e saltarle in padella con un poco di olio. Spegnere il fuoco e unire i cipollotti tritati e se piace un po’ di aneto sminuzzato.

PASTA FILLO200 gr. di farina  00 setacciata; 3 cucchiai di olio evo + quanto serve  per oliare le sfoglie;  1 cucchiaio di aceto bianco; (o vino bianco); un pizzico di sale;  100 ml  di acqua tiepida (circa)

In una ciotola capiente versare la farina, il sale, l’aceto e i 3 cucchiai di olio.  Versare l'acqua, mescolare,  e impastare a lungo con le mani  per ottenere un impasto elastico e sodo ma assolutamente non duro. Le quantità  degli ingredienti sono indicative. Se si vuole si può aumentare o diminuire l’olio e l’aceto, può essere necessario aggiungere della farina o dell’acqua.  Quando si avrà l’impasto della consistenza ottimale, fare un salsicciotto e dividerlo in tante parti quante sfoglie si vogliono ottenere. In questo caso ho diviso in 11 parti. Formare delle palline e lasciarle riposare sotto un canovaccio per  almeno mezz’ora senza farle seccare.

e procedere con le altre 6, oliando  con un pennello ognuna di loro. La sesta non si olia perché sopra deve andare la farcitura che non deve essere eccessivamente abbondante, diciamo 1.5/2 cm di altezza. Inoltre la farcitura deve essere dal tiepido al freddo, mai calda,  per questo generalmente è la prima cosa che prepariamo. 

 

Dopo aver farcito, girare  sulla farcitura la fillo che fuoriesce dalla teglia e  proseguire  con le altre sfoglie (ne dovrebbero rimanere 4) esattamente allo stesso modo. Tirarle e stenderle  oliandole una a una. Oliare  pure l’ultima sfoglia e con un coltello affilato incidere a rombi sulla superficie. Questo serve per non creare bolle in cottura e rende la nostra pita molto bella e facilmente sporzionabile, fate attenzione a non incidere  fino in fondo, fino a metà è sufficiente. 

Infornare a  forno statico  a 180 gradi per 50 minuti circa. Quando vedremo che la nostra fillo ha raggiunto un bel colore dorato è pronta. Togliere dal fono e lasciare riposare SCOPERTA per almeno 15 minuti prima di servire, è buona anche fredda.

Grazie alla nonna di Christina per la ricetta.

Grazie a  Fabrizio per i disegni.


Il piatto unico

Oggi, oltre ai consigli sui piatti unici, condividiamo un video in cui viene spiegata la ricetta della Zuppa Toscana.

Cucinare per i bambini è concreto, impegnativo e al tempo stesso divertente. Concreto perché insegna a curare anche l’alimentazione di noi adulti. Impegnativo perché richiede una continua mediazione tra la nostra esigenza di proporre piatti sani e equilibrati e la loro esigenza di scoprire gusti nuovi. Divertente perché, quando troviamo il tempo è bello condividere con loro preparazioni semplici, dove hanno la possibilità di assaggiare, sporcarsi, imparare e pasticciare. 

Oggi pensavo di dare qualche consiglio in merito alla concretezza cosi mi dedicherei a parlarvi dei piatti unici.

Il piatto unico è una risorsa per tutta la famiglia e risponde alle esigenze sia di quei bambini che non hanno voglia di “perdere” troppo tempo a tavola sia di quei bambini che, al contrario, ci passerebbero ore e ore, mangiando anche più del necessario…

Dovendo evidenziare le caratteristiche alimentari del piatto unico potremmo sintetizzarle con questi termini: saporito, nutriente, versatile.

Da un punto di vista nutrizionale, per definizione, il piatto unico deve contenere tutti i macronutrienti che dovrebbero essere assunti ad ogni pasto, cioè:

  • proteine (derivanti da carne magra o pesce azzurro o uova o formaggi o legumi);
  • carboidrati (derivanti da pasta o riso o altri cereali come orzo, farro, sorgo, miglio, burghul, quinoa, cous cous, pane, patate… )                    
  • lipidi, di origine animale o preferibilmente di origine vegetale (olio d’oliva);
  • fibra, derivante dalle verdure e dai legumi.

Ecco alcuni esempi di piatti unici:

  • I panini : scegliamo un pane di qualità, preferibilmente con farine poco raffinate e con lievitazioni lunghe e senza l’aggiunta di condimenti nell’impasto, limitando l’utilizzo di focacce (molto salate) o piadine. I panini diventano piatto unico se sono farciti con verdura e proteine ( mozzarella e pomodoro, roast-beef e verdure grigliate, polpettine di legumi e insalata condita con una goccia d’olio o con una salsetta a base di yogurt limone olio e menta tritata….).
  • Le insalate: uniamo a una bella insalata verde delle verdure miste ( cetrioli, pomodori, fagiolini, carote…) e un elemento proteico ( uova sode o  dadolata di formaggio magro, o ceci) e carboidrati come le patate lesse oppure del pane tostato tagliato a cubetti. Condiamo con olio , qualche erba aromatica, se si vuole limone o anche un pochino di senape. Anche qualche semino di sesamo tostato sarà apprezzato dai piccoli gourmet. Sia per le insalate che per i panini preferite una sola fonte proteica.
  • Anche la pizza è un goloso piatto unico, anche in questo caso sceglietela semplice, preferibilmente con verdure e poco condita, stesso discorso per le torte salate, per queste  preparatevi la base perché quelle industriali sono ricche di grassi saturi.
  • Per i piatti un po’ più impegnativi potete scegliere fra svariate  preparazioni sia  fredde che calde. Per i piatti freddi esempi possono essere: farro con pesce, pomodoro e prezzemolo; pasta integrale con mozzarella e melanzane grigliate; riso integrale con gamberi e zucchine. Per i piatti caldi  invece: pasta al ragù di carne con pomodoro oppure risotto con asparagi, zafferano e formaggio, pasta con fagioli, riso con piselli e zafferano. Queste pietanze, fredde e calde, in genere vengono considerate come primi piatti. In realtà dal punto di vista nutrizionale rappresentano un piatto unico e andrebbero quindi consumati da sole durante il pasto, senza essere seguite da un secondo piatto, ma semplicemente da un contorno di verdura e da frutta.

….e dato che da questa settimana è possibile fare visita agli amici sono andata a trovarne una anche io. Una cara amica che si chiama Agnese e che insieme a Laura gestisce un incantevole agriturismo vicino a casa mia a Calci, ai piedi della Certosa dove c’è il bellissimo Museo di Storia Naturale e mi son fatta raccontare il mio piatto unico preferito: la ZUPPA TOSCANA! 

La condivido con voi, le dosi sono per 4 persone ( 1 cipolla rossa, 1 costa di sedano, 3 carote medie, 1 bel mazzo di cavolo nero, mezza verza, 4 zucchine medie, mezza bottiglia di passata di pomodoro, 200 gr di fagioli piattella pisana secchi, pane sciocco e cipollina fresca per servire).

Il disegno me lo gentilmente offerto la sua bimba che si chiama Anna.


Un menù cinese

Molti sono tornati a lavorare e forse il tempo per cucinare per e con i bambini non è più così tanto…alla fine questa fatica ci mancherà!

Le ricette per questo menù cinese che vi propongo sono abbastanza veloci e forse potrebbero essere adatte per una domenica all’insegna di un esperienza etnica.

La cucina cinese è caratterizzata dalla mancanza di latticini e glutine e dall’utilizzo di molte verdure, questo la rende adatta anche ai più piccoli, ho tolto il peperoncino ma potete aggiungerlo alla fine solo sui piatti destinati ai più grandi! 

Il menù di compone di un insalata di cetrioli marinati come antipasto e di un piatto unico composto da uno stir-fry di verdure e polloaccompagnato dal classico riso alla cantonese ma senza prosciutto. Le dosi sono per 4 persone.

Insalata di cetrioli marinati

3-4 cetrioli, lavati e affettati sottilmente; 2 cucchiai di aceto di vino bianco (o di riso, se volete essere più autentici); 2 cucchiai di olio di oliva molto leggero; 1 cucchiaio di salsa di soia; 1 cucchiaio di arachidi tritate; 1 cucchiaino di zenzero fresco, tritato; 1/2 spicchio d'aglio tritato; 1 pizzico di zucchero; 2 cucchiai di olio di sesamo.

Salate leggermente i cetrioli e lasciateli a scolare per un'ora circa. Nel frattempo preparate il condimento: mescolate l'aceto di vino bianco, l'olio di sesamo e l'olio di oliva, la salsa di soia, il peperoncino, lo zenzero, l'aglio e lo zucchero. Emulsionate. Scolate i cetrioli e assaggiatene una fettina: se troppo salati dovete sciacquarli sotto l'acqua corrente. Asciugateli con carta assorbente. Conditeli con il condimento appena preparato e lasciateli a marinare in frigo per almeno un'ora, di più non fa male. Il segreto di questa ricetta e che il cetriolo deve essere tagliato molto finemente affinché mantenga tutto il succo.

Riso alla Cantonese

Altro piatto tipico della cucina cinese che piace in genere tanto ai bambini. Per prima cosa cuocete i riso basmati, non profumato, in acqua bollente e salata per 10-15 minuti. Fatelo raffreddare.

Intanto in una padella saltate con poco olio di semi dei piselli precedentemente lessati al dente. In un’altra padella preparate una frittata semplice solo con un uovo e un pizzico di sale. Unite il riso e saltatelo in un wok con poco olio di semi, la frittata a listarelle e i piselli. Aggiungete della salsa di soia, quelle a basso contenuto di sale  e  saltate per un paio di minuti tutti gli ingredienti insieme perché rendano sapore.

STIR-FRY di verdure e pollo (o tofu, per una versione vegetariana)

Stir-fry, con questa definizione si intende la cottura veloce di carne e verdure insieme. Per cuocere velocemente si usa olio bello caldo, per questo motivo si parla di “fry” cioè di frittura… ma non è necessario mettere molto olio, bastano un paio di cucchiai, quanto basta per rosolare il tutto per bene ma senza far risultare il piatto pesante e unto. La cottura è comunque molto veloce perché le verdure devono restare in forma, croccanti e colorate! Diciamo che la parte più lunga è la preparazione degli ingredienti … una volta fatto quello basta accendere il fuoco e via!

Per una versione vegetariana potete usare del tofu, che dovete prima  lessare in acqua calda, asciugare e poi tagliare a cubetti. Usatelo al posto del pollo. 

400 g di petto di pollo; 2 zucchine medie; 1 peperone giallo dolce; mezza cipolla rossa; 2 carote; uno spicchio di aglio; un pezzetto di zenzero fresco; 1 lime; 3 cucchiai di olio di semi (sesamo va bene); sale.

Per la salsa: un cucchiaio di miele; il succo di un lime; mezzo bicchiere di acqua; un cucchiaino di maizena.

Per cominciare preparate la salsa: in un padellino unite miele, succo di lime, acqua e maizena. Mescolate per farla sciogliere mettetelo a cuocere a fiamma bassa.. mescolate di tanto in tanto fino a che non si sarà addensata, tenetelo al caldo. Pelate lo zenzero e grattugiatelo. Grattugiate insieme anche mezzo spicchio di aglio e tenete da parte. Tagliate anche il pollo a striscioline. Scaldate l’olio nel wok e fate rosolare il pollo  a fiamma alta per 3/4 minuti poi giratelo sull’altro lato, unite il succo di lime e dategli una bella saltata, deve sfrigolare, salate a piacere (POCO!). Una volta cotto toglietelo dalla wok e tenetelo da parte. Nella stessa padella mettete a cuocere le verdure, che avrete tagliato a bastoncini, iniziando da quelle con cottura più lunga, quindi uniamo carote e peperoni, sempre a fiamma alta, e facciamo saltare per 2 o 3 minuti poi  le zucchine insieme alla cipolla. Fate andare qualche altro minuto, le verdure dovranno rimanere croccanti. Unite anche lo zenzero e l’aglio e completate con la salsa che dovrebbe essersi addensata, terminate con le arachidi tritate.


Il menu settimanale

Inizia con una proposta di menu equilibrato per tutta la settimana la rubrica di consigli "Cosa si mangia?" per i bambini.

Per molti di noi la quotidianità è cambiata radicalmente da un giorno all’altro, ci siamo ritrovati a essere tutor per la scuola dei nostri figli, esperti conoscitori di etichette di prodotti sanificanti, scrupolosi  economisti e cuochi a tempo pieno! Dobbiamo preparare tutti i giorni colazione, pranzo e cena per noi ma soprattutto per i nostri figli e per loro non ci è permesso di indugiare. 

…“se fossi sola oggi mangerei due foglie d’insalata!” Quante volte ci è venuta la tentazione… ma quando abbiamo il compito di nutrire i nostri bambini questo non ci è permesso perché sappiamo bene quanto una sana e attenta alimentazione sia fondamentale per la loro crescita e per rafforzare  le loro difese naturali.

Allora come fare per allentare, almeno un poco, la morsa del senso di responsabilità che ci coinvolge ma nello stesso tempo non perdere di vista mai il benessere dei nostri piccoli?

Il trucco sta nel pianificare, prendiamoci un po’ di tempo e costruiamo un menù settimanale che accontenti tutti, chiediamo a tutti i componenti della nostra famiglia di partecipare, di dare un contributo.

 

I pezzettini del puzzle che formerà il nostro menu finale dovranno essere: creatività, i gusti di tutti, il tempo che possiamo impiegare, l’equilibrio nutrizionale, la stagionalità degli ingredienti e ovviamente il nostro budget previsto.

Ogni pasto dovrà essere equilibrato dal punto di vista delle risorse nutritive, dovranno essere presenti carboidrati, proteine, fibre, vitamine e grassi….e non dimentichiamo i piatti unici, tanto amati dai bambini!

 

Una volta composto il nostro puzzle fare la lista della spesa sarà facile e ci sarà di grande aiuto per andare una volta in meno a fare la fila al supermercato.

Provo a dare qualche suggerimento puramente indicativo.

Per ogni gruppo di alimenti ho selezionato 14 “pezzettini” di puzzle, il bilanciamento deve tener conto sia dell’equilibrio giornaliero che di quello settimanale.

GRUPPO CARBOIDRATI :  pane,  pizza, pasta, pasta ripiena, riso, farro, orzo, miglio, couscous, polenta, gnocchi, spätzli

GRUPPO PROTEINE: Carni rosse  (1 volta la settimana); carne di maiale (1 volta);  carni bianche (pollo tacchino, coniglio agnello (2/3 volte); pesce (2/3volte); uova (2/3 volte); formaggi magri (2 volte); legumi (3/4 volte); seitan o tofu (1/2 volte).

VERDURA: tutti i giorni i giorni a pranzo e a cena. Secondo stagionalità

FRUTTA:  fresca e secca, tutti i giorni per le merende sempre secondo stagionalità

Per le  verdure di  maggio possiamo scegliere fra asparagi, carciofi, cipolline, fave, piselli, insalate, bietole, rucola, carote, finocchi e zucchine.

Per la frutta: fragole, nespole, albicocche, ciliegie, pere, kiwi e lamponi.

E ora sta a voi…potrebbe anche diventare un momento di gioco per tutta la famiglia, buon lavoro e buon divertimento!

La prossima settimana ho pensato di proporvi qualche ricetta dal mondo per sentire un po’ meno la nostalgia di quei meravigliosi piatti etnici… inizieremo da un menù tutto CINESE!